Ma tu ce l'hai il privilegio di rifiutare un lavoro?
Una pratica guida per l'imprenditore che vuole selezionare freelancer sottopagati
Hello there,
terza lettera e già usciamo in ritardo, alla grandeeeee. A mia discolpa, sono in retreat in Toscana con il team di Datapizza. E infatti oggi parliamo di:
poter rifiutare una opportunità di lavoro in cui ti sfruttano
E soprattutto, come si dovrebbe chiamare questa newsletter?
Oggi parliamo di una cosa sola, ma in settimana uscirà una lettera extra con dei pensieri su come è andata a finire per Reddit e la mia app preferita Apollo, ormai defunta.
Come trovare un video editor che puoi sottopagare
Oggi vi presento una guida innovativa, che vi spiega passo passo come strutturare un processo di selezione ottimizzato per trovare persone che puoi sottopagare!
La scorsa settimana ho ricevuto un bel messaggio su LinkedIn in cui mi veniva offerto del lavoro, e di questi tempi, signora mia, nse butta via niente eh!
Se fosse un video a questo punto vi farei scorrere davanti tutti quei fantastici articoli di giornale in cui poveri ristoratori dicono che i giovani non vogliono lavorare anche se offrono stipendi stellari, posti ottimi, orari fantastici, il loro primogenito in dono, ecc
A tal proposito vi rimando a questo bel pezzo di Charlotte Matteini;
Vi consiglio di seguirla se già non lo fate perché mostra bene sui social quell’altra faccia della medaglia in cui gli imprenditori offrono in realtà spesso paghe da fame a condizioni di lavoro pessime e altre amenità varie; così, per riequilibrare un po’ :)
Ma torniamo a noi; a questo punto vi premetto, se non fosse già chiaro, che io fortunatamente un lavoro ce l’ho già, e mi ci trovo benone.
Questo mi dà un potere segreto: il privilegio di poter dire no.
Mi rendo conto che sia un vantaggio non da poco che molte persone non hanno; vediamo allora come si può sfruttare qualcuno che non lo ha.
Il messaggio era da parte di una persona che mi offriva del lavoro come video editor per YouTube. (No, non vi dirò il nome e nemmeno se fosse italiana o straniera).*
Stranamente nel messaggio non dava alcune formazioni chiave: ovviamente non diceva quale sarebbe stata la paga, ma non diceva nemmeno se cercava un lavoratore full-time, part-time, freelance occasionale, o quale fosse la mole di lavoro.
Quelle informazioni di base che dovresti dare quando offri un lavoro a una persona…
*: per lo stesso motivo, quando scrivo tra virgolette non è detto che sarà una citazione precisa.
Capitolo 1: lanciamo l’amo dello sfruttamento
Ora, per me che ho il privilegio di dire di no, questa domanda fa la differenza: un lavoro full-time già lo ho, e non sono interessato a lasciarlo, quindi a una grossa mole di lavoro direi subito di no, ma per un lavoretto leggero o saltuario e magari interessante posso quantomeno valutare ciò che mi offri, perché no?
Se invece una persona non sta lavorando e ha un gran bisogno di farlo, chiaramente queste informazioni potrebbero arrivare un secondo momento: intanto ci provo, e poi vediamo.
A questo punto gli rispondo con degli esempi di video montati da me, come richiesto, e in modo molto elegante gli dico che ‘attendo ulteriori dettagli sul lavoro’.
Siccome ho già il sentore del tipo di offerta che mi si prospetta, con questa domanda volevo provare a riaffermare qualcosa:
queste informazioni di base, se mi offri un lavoro, me le devi dare, e me le devi dare senza che io te le chieda nello specifico.
Non mi vuoi dire subito la paga per vedere prima il mio livello? Lo capisco (insomma).
Non mi vuoi dire subito dettagli nel primo messaggio perché non sai se sono interessato? Ok…
ma se continuiamo a parlare mi aspetto che tu mi dia delle informazioni.
Capitolo 2: In cui mi do la proverbiale zappa sui piedi e cado in un tranello
Il mio elegante messaggio viene evidentemente frainteso, perché mi vengono forniti dettagli sullo stile di editing desiderato, ma nessuna ulteriore informazione sul lavoro in sé.
Nonostante ciò la persona si scusa per la ‘quantità di dettagli’ perché sta cercando ‘davvero qualcuno che sappia fare la differenza’.
Evidentemente chi vuole davvero fare la differenza a pranzo mangia la sua passione e lavora nella stanza dello spirito e del tempo di DragonBall così non ha problemi di orario. Per questo non serve specificare budget e carico di lavoro no?
Faccio un passo falso e rispondendo cado in un tranello molto semplice: mi offro di ‘montare una breve clip di prova’, visto che la persona non sembra così convinta delle mie capacità di montaggio.
Nella mia breve esperienza da video editor e content creator freelance ho notato che questa pratica è diffusa, ed è facile comprendere il perché.
Chi vuole un editor è interessato a capire come quell’editor si comporta con il suo specifico tipo di video, e guardare per bene i video di un portfolio richiede tempo che chi cerca non ha voglia di spendere.
Dall’altra parte potete immaginare altrettanto facilmente che sia una grande scocciatura, perché si tratta di iniziare un rapporto di lavoro su cui non puoi contare per niente: spendi del tempo ma ti trovi in una chiara posizione di svantaggio.
Per compensare questa rottura, una brava persona può fare una cosa molto semplice: per il video di prova - e occhio che vi dirò un’assurdità - l’editor lo paghi.
Mi è capitato di essere stato scartato con questa modalità, ma il fatto che la prestazione di prova che avevo fatto mi era stata pagata ha reso il tutto ben più sereno.
C’è un’altra opzione umana: mi fai fare un lavoro breve.
La quantità ragionevole dipende un po’ dal tipo di video, perché il montaggio varia, ma il punto è che nella realtà, soprattutto come primo contatto,
facendomi fare una prova con quello che monto in un’oretta puoi capire tutto quello di cui hai bisogno.
Se è qualcosa per cui ti serve di più, mi paghi.
Dico un’ovvietà: questo vale se cerchi qualità e gente che lavori bene e seriamente;
dalla mia prospettiva, se sono un professionista e so lavorare bene, immaginare che devo lavorare per ore a qualcosa che probabilmente non si concluderà in nulla, mi fa, detto in parole povere, lavorare di merda.
A chi in passato mi ha chiesto lunghi montaggi gratis per test ho fatto un lavoro assolutamente mediocre in maniera svogliata, che non è un modo efficace di testare la qualità del candidato, se è quello che ti interessa.
Alla nostra magica persona interessava?
A sua detta era l’unica cosa rilevante, visto che l’unica info che mi aveva dato nei primi messaggi (‘il mio canale mira a diventare il più curato di YouTube’ e altre amenità del genere).
Naturalmente, rispetto alla mia offerta di montare una clip di prova mi viene risposto che mi manderà un video da montare, come stava facendo con altri candidati.
Siccome mi ero offerto di fare una ‘breve clip di prova’ chiedo se intende un video completo, e gli faccio due domande basilari:
quanto è il materiale che avete girato, e quanto deve essere all’incirca il video montato?
Se devo cucinare una pasta, mi dovrai dire in quanti siamo a mangiare in modo che scelgo quanta metterne, o no?
La risposta che ricevo è ancora una volta un fraintendimento, perché mi viene risposto che è variabile (ma io avevo chiesto il girato per questa prova).
A questo punto ho ormai lasciato perdere l’idea di proporre di farmi pagare per il video di prova come sarebbe giusto, perché è chiaro che questa persona vuole solamente trovare qualcuno che gli faccia un bel lavoro pagandolo poco, ma scelgo di proseguire comunque per capire fino a che punto arriva l’idiozia di questo modus operandi.
Alla durata mi viene risposto che sono x GB di materiale. Un po’ come se ti chiedo un etto di prosciutto e tu mi dici ‘guarda te ne do 1 metro’;
sì, se mi dai una fetta da misurare posso metterle in fila e vedere quante fanno un metro, ma non è quello che ti ho chiesto.
In ogni caso, mi viene scritto che mi sta per arrivare la cartella.
(arriverà 6 ore dopo).
Avvio il download e a questo punto ritorno sulle domande fondamentali su cui ancora non ho risposta:
Ogni quanto vuoi pubblicare video?
Qual è il budget per l’editing?
Due cose, diciamolo ancora, che dovrebbero essere chiare prima di far fare una prova, perché se non si è allineati stiamo solo entrambi perdendo tempo.
Capitolo 3: in cui faccio troppe domande
La risposta a queste domande mi ha fatto molto sorridere e mi ha anche confermato che valeva la pena tirare la corda per avere delle conferme:
La persona mi dice che è ‘preoccupata’ delle mie domande e richieste: le ho fatto un tal numero di domande come nessun altra persona con cui avesse mai lavorato prima.
Alla mia richiesta del budget (che riguardava in realtà non la prova ma il lavoro a lungo termine, visto che avevo ormai capito che chiaramente la prova non fosse pagata) mi dice che sta testando più di una dozzina* di persone e che sarebbe insostenibile compensare tutti i partecipanti al test, e che ‘hanno l’opportunità di dimostrarmi le loro capacità nel montaggio’.
Ripete che le mie ‘numerose’ domande preoccupano, perché vorrebbe in questo momento concentrarsi sulle abilità di montaggio piuttosto che su una serie di domande.
Questa risposta per me è totalmente senza senso e fuori prospettiva, ma prima di analizzare vi dico ciò che gli spiego in risposta.
Gli specifico intanto che sono domande importanti proprio in quanto la prova non è retribuita, e gli aggiungo che se nessuno gli ha posto queste domande prima questo è evidentemente segno della mia professionalità e cura del dettaglio;
reitero il concetto con un altro paio di frasette e rinnovo la richiesta di una stima del ritmo di pubblicazione e del budget, specificando che parlo del lavoro e non della prova, e che mi bastano delle stime.
Al che mi risponde…con dei numeri precisi che poteva tranquillamente darmi all’inizio.
Continua a non rispondere in modo esaustivo, ma mi dice finalmente quanto paga gli editor, e quanto pagherà la bozza del video di prova vincente (e non gli altri, ovviamente).
Indovinate un po’, naturalmente sono tariffe assolutamente non competitive e inadeguate alla mole di lavoro.
Se fosse la richiesta di un normale YouTuber che chiede un montaggio standard lo potrei pure capire, per quanto sarebbe comunque poco.
Se però il progetto mi viene presentato come ricerca di altissima qualità, la proposta fa proprio ridere, perché è un budget per cui un professionista quasi nemmeno monta un video breve con un’alta qualità di produzione, e sicuramente non un video lungo.
Fugato dunque l’ultimo dubbio rilevante, gli rispondo che mi tiro indietro e gli auguro buona fortuna per la ricerca.
Non ricevo risposta.
Facciamo una breve analisi conclusiva.
Come scrivevo all’inizio, il mio superpotere in questo caso è il fatto che avevo la piena libertà di tirarmi indietro.
Parlo di piena libertà non nel senso che qualcuno ti mette una pistola puntata addosso, ma nell’ottica che nel nostro mondo capitalistico guadagnarsi dei soldi per vivere non è proprio opzionale.
Se non hai altro lavoro sarai molto più condizionato a valutare una opzione mediocre.
Trattenere informazioni in quest’ottica è ‘utile’, anche per fallacia dei costi irrecuperabili.
Se il tizio ti sceglie a lavorare e scopri alla fine che la paga non è alta, puoi essere portato a dire ‘vabbè, ormai sono stato preso, vale la pena andare avanti’.
In questo senso possiamo anzi concludere che questo processo di selezione sia assolutamente ottimale!
Non dare informazioni e far fare lavoro non retribuito seleziona automaticamente un campione ideale: persone che sono disposte a farsi pagare poco facendo poche storie.
Da questo campione è facilissimo scegliere il professionista più bravo. Sarà con certezza molto sopra la media? Assolutamente no, ma magari lo sarà in rapporto al costo, e alla fine conta quello no? :)
Cosine belle
🎵 Tutto questo post poteva essere riassunto da questo TikTok
⚪️ Un bel pezzo di Donata Columbro su Cosa sia la normalità preso dalla sua ultima newsletter che vi consiglio
🎤 TikTok di rap stupendo fatto con i libri per bambini del Dr Seuss
🔐 Come si fa veramente una buona password? Su Twitter
Ma questa roba come si chiama?
A voi persone che siete arrivate fin qui chiedo un suggerimento?
Qual è un bel nome per questa newsletter?
Avevo pensato a un paio di opzioni, potete votarle oppure scrivermene altre direttamente in privato:
Ora basta perché sennò non esce mai più sta lettera, quindi ciao e grazie per la lettura. 👋
Continuando a leggere sapevo come sarebbe andata a finire. Questo genere di situazioni mi mette una rabbia in corpo che non hai idea, se non altro perché so che ci sarà qualche povero disgraziato che avrà bisogno di quei quattro spicci e continuerà ad alimentare questo giochino malato.